Gianni Cerasoli - 23-01-2009
Il mondo di numeri è davvero un universo magico ed affascinante. La nostra capacità di comprendere la realtà che ci circonda si serve spesso di loro per descrivere e manipolare in modo astratto quantità, misure, relazioni. Ma spesso i numeri non ci aiutano affatto, anzi ci portano decisamente fuori strada ... Credere che i processi di apprendimento possano essere descritti con una scala numerica decimale è uno di questi casi, come pure cercare di misurare la nostra capacità di immaginare, pensare o imparare. Ci sono voluti anni di riflessione e di elaborazione teorica e pratica tra pedagogia e psicologia per capire che un processo così delicato e complesso come quello dell' insegnamento - apprendimento non poteva essere registrato "schiacciandolo" in un sistema di cifre poco adatto a coglierne la natura dinamica e fluida. Con i numeri si misurano bene distanze, durate, volumi ... ma non si riesce a cogliere un fenomeno che non procede in senso lineare, per gradi o scalini, che non ha un inizio e una fine precisi, che insomma sfugge per sua definizione ad ogni tentativo di ridurlo entro i confini di una logica rigida e preordinata.
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